Amministrazione trasparente

Gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni sono disciplinati dal Decreto Legislativo 14 Marzo 2013, n. 33.

L’art. 2-bis del Decreto definisce l’ambito soggettivo di applicazione, stabilendo che debbono assolvere agli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni le amministrazioni pubbliche cui all’articolo 1, comma 2, del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, ivi comprese le autorità portuali, nonché le autorità amministrative indipendenti di garanzia, vigilanza e regolazione (art. 2-bis, comma 1).

Esse sono: “… tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) e le Agenzie di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300.“

Il comma 2 dell’art. 2-bis estende il campo di applicazione del Decreto, e quindi gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni, anche ad una serie altri soggetti che non rientrano tra le amministrazioni pubbliche di cui al comma 1. Essi sono: a) gli enti pubblici economici e gli ordini professionali; b) le società in controllo pubblico come definite dall’articolo 2, comma 1, lettera m), del Decreto Legislativo 19 agosto 2016, n. 175 (escluse le società quotate come definite dall’articolo 2, comma 1, lettera p), dello stesso decreto legislativo, nonché le società da esse partecipate, salvo che queste ultime siano, non per il tramite di società quotate, controllate o partecipate da amministrazioni pubbliche); c) le associazioni, alle fondazioni e agli enti di diritto privato comunque denominati, anche privi di personalità giuridica, con bilancio superiore a cinquecentomila euro, la cui attività sia finanziata in modo maggioritario per almeno due esercizi finanziari consecutivi nell’ultimo triennio da pubbliche amministrazioni e in cui la totalità dei titolari o dei componenti dell’organo d’amministrazione o di indirizzo sia designata da pubbliche amministrazioni.

Il Consorzio UNO non rientra neanche in queste fattispecie; in particolare, non rientra nella fattispecie sub lett. b) poichè non è una società in controllo pubblico, e non rientra nella fattispecie sub lett. c) poichè i componenti dell’organo di amministrazione – che nel caso del Consorzio UNO è il Consiglio Direttivo – non sono designati da pubbliche amministrazioni per la totalità: il componenti del Consiglio Direttivo sono infatti il Presidente, che è eletto dall’Assemblea dei Consorziati, il Sindaco di Oristano, il Presidente della Provincia di Oristano e il Presidente della Camera di Commercio di Cagliari e Oristano, e tre consiglieri eletti dall’Assemblea dei Consorziati.

Il comma 3 dell’art. 2-bis, infine, individua un’ulteriore gruppo di soggetti ai quali si applica la medesima disciplina prevista per le pubbliche amministrazioni, in quanto compatibile e limitatamente ai dati e ai documenti inerenti all’attività di pubblico interesse esercitata: di questo gruppo sono parte le società in partecipazione pubblica come definite dal decreto legislativo emanato in attuazione dell’articolo 18 della legge 7 agosto 2015, n. 124, e le associazioni, le fondazioni e gli enti di diritto privato, anche privi di personalità giuridica, con bilancio superiore a cinquecentomila euro, che esercitano funzioni amministrative, attività di produzione di beni e servizi a favore delle amministrazioni pubbliche o di gestione di servizi pubblici.

Il Consorzio UNO rientra nella fattispecie di cui al secondo periodo del comma 3, poichè è un consorzio di diritto privato che svolge attività di pubblico interesse, gestendo la sede universitaria di Oristano con risorse in massima parte provenienti dalla Regione Autonoma della Sardegna, e ha un bilancio superiore ai cinquecentomila euro.

Ad esso quindi si applica la disciplina sulla pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni limitatamente a ciò che attiene l’attività istituzionale di gestione della sede universitaria decentrata di Oristano.

L’Allegato 1 alla Determinazione ANAC n. 1134 dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) individua quali siano gli obblighi di trasparenza che devono essere assolti dai soggetti – come il Consorzio UNO – rientranti nella fattispecie di cui all’art. 2-bis, comma 3.

Le informazioni che seguono, pubblicate nella sezione “Amministrazione trasparente”, sono organizzate in ragione delle indicazioni contenute in tale allegato.