Inaugurazione C.I.R.C.E. – Centro Internazionale per la Ricerca sulle Civiltà Egee “Pierre Carlier”
Il Centro nasce grazie alla generosa donazione di Jean-Pierre Olivier e Frieda Vandenabeele della loro personale biblioteca e dei loro archivi, un fondo archivistico-librario di grande importanza che porterà i nomi dei due studiosi.
Il fondo conterrà innanzitutto la corrispondenza fra J.-P. Olivier e tantissimi studiosi di egeistica e in particolar modo delle scritture cretesi e cipriote dagli anni ’60 ad oggi. Vi sono conservati, inoltre, tutti i documenti preliminari che hanno portato alla realizzazione dei corpora delle scritture egee, oltre a un ricchissimo archivio fotografico, disegni, calchi etc. Per quanto riguarda la biblioteca di J.-P. Olivier, si tratta di una ricchissima collezione di volumi, riviste e off-prints, specializzata sulle scritture egee mentre quella di Frieda Vandenabeele è certamente fra le più ricche collezioni esistenti in Europa sull’archeologia cipriota. Entrambe le biblioteche presentano in comune anche le principali pubblicazioni e riviste dedicate all’archeologia minoica e micenea.
L’interesse dell’Università di Sassari alla creazione di un centro di ricerca sulle Civiltà Egee in Sardegna è dovuto non solo ai ben noti manufatti di importazione cipriota e ai famosi lingotti ox-hide di uguale provenienza, ma soprattutto alle più recenti acquisizioni nello scenario storico fra XV-XI secolo a.C., che vedono il ruolo della Sardegna sempre più compartecipe negli scambi, nelle rotte e in alcuni casi nelle vicende che riguardano Cipro, Creta e il Mediterraneo Orientale, come dimostrano i ritrovamenti di ceramiche nuragiche a Kommos (Creta) e più recentemente a Pyla-Kokkinokremos (Cipro) e da una tomba presso Antas-Fluminimaggiore dove è stato rinvenuto uno spillone in bronzo di fattura locale con una iscrizione in scrittura cipriota “classica”.