Due defibrillatori salvavita al Chiostro e al Centro Laboratori
D’ora in poi UNO – l’Università a Oristano sarà più sicura grazie all’installazione di due dispositivi DAE semi automatici che potranno essere usati da chiunque al verificarsi di un caso di arresto cardiaco. Una misura di prevenzione importante a disposizione di chi ogni giorno frequenta l’ex convento del Carmine, oggi casa universitaria di circa 400 studentesse e studenti dei corsi attivati nella sede decentrata dalle due Università sarde, oltre che dello staff docente e del personale UNO.
Entrambi i dispositivi sono stati posizionati all’inizio della settimana in punti ben visibili, facilmente raggiungibili e individuabili perché molto frequentati. Nell’ex convento di via Carmine il DAE è stato installato accanto alla porta della biblioteca al primo piano, frontalmente rispetto alle scale dell’ingresso principale che portano al piano di uffici e Segreteria. L’altro è stato installato nei locali del Centro Laboratori di viale Diaz, come caposcala tra i due piani.
“Si tratta di una misura di prevenzione che abbiamo adottato in osservanza a quello che succede in tutti gli istituti scolastici e universitari d’Italia. In caso di arresto cardiaco, l’immediatezza dei soccorsi può davvero fare la differenza e il tempo è un fattore essenziale. Avere a portata di mano il DAE in caso di arresto aumenta sensibilmente le possibilità di salvare la vita” spiega Marilena Spiga dello staff di Consorzio UNO.
Il DAE o defibrillatore, sia manuale che automatico, semiautomatico o impiantabile, è un dispositivo che serve per defibrillare un o una paziente colpito o colpita da arresto cardiaco o da fibrillazione ventricolare. Il dispositivo eroga una scarica elettrica al cuore per porre termine a un’aritmia o ad un arresto cardiaco mortale. I dispositivi adottati da UNO sono semiautomatici: devono essere collegati a chi si trova in emergenza per poter fare lo screening dello stato della situazione e la valutazione del caso, dopodiché hanno bisogno del comando manuale per la scarica elettrica. Si differenziano da quelli puramente manuali per la loro capacità di rilevare automaticamente se sia necessario o meno erogare una scarica elettrica al cuore del o della paziente.
“Sono dispositivi molto intuitivi nel loro utilizzo: una volta accesi, infatti, una voce guida con toni rassicuranti indica esattamente quali sono i passaggi da seguire per arrivare all’utilizzo delle piastre che danno la scossa elettrica al cuore. Oltre alla squadra già formata con il corso di Primo soccorso, tutto il personale di UNO è stato coinvolto in una informativa di base che ha previsto l’illustrazione del dispositivo e della procedura di comportamento in caso di emergenza” aggiunge Marilena Spiga.
Ciascun dispositivo è stato posizionato in una teca allarmata che in caso di apertura dello sportellino inizia a suonare con una duplice funzione: evitare eventuali furti dell’apparecchiatura ma soprattutto, in caso di emergenza, avvisare della procedura in corso e quindi richiamare l’attenzione di chi può prestare ulteriore soccorso.