Università Diffusa: approvata la delibera regionale di ripartizione del fondo
ORISTANO. È stata approvata con delibera del Consiglio regionale n. 47/23 dello scorso mercoledì 4 dicembre la ripartizione del fondo a favore delle sedi universitarie decentrate previsto per l’anno accademico 2024/2025, complessivamente pari a 8 milioni di euro. In nessuna delle sedi decentrate è stato attivato quest’anno un nuovo corso di laurea; quindi, il finanziamento regionale fa riferimento alla stessa offerta formativa dell’anno accademico 2023/2024.
La sede di Oristano, amministrata dal Consorzio UNO, ha ricevuto un contributo complessivo di euro 2.573.137,37, dei quali 1.439.000,00 per il finanziamento degli oneri di funzionamento e 508.506,37 euro e 625.631,00 euro per il finanziamento degli oneri didattici dell’università di Cagliari e di quella di Sassari, rispettivamente.
Il Consorzio ha, quindi, ricevuto per le spese di gestione sostanzialmente la medesima cifra dell’anno scorso, mentre le risorse destinate al finanziamento degli oneri didattici sono leggermente diminuite a causa della variazione del numero di iscritte e iscritti.
Il Consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna centrale di Nuoro quest’anno ha ricevuto un contributo complessivo di 2.405.006,10, ripartito in euro 1.579.987,00 per il finanziamento delle spese di gestione e in euro 276.436,59 all’Università di Cagliari e euro 548.582,51 all’Università di Sassari per gli oneri didattici.
Al Consorzio Polo universitario di Olbia è stato attribuito un contributo di euro 1.288.400, a fronte di un preventivo complessivo di spesa presentato pari a euro 1.543.600,00. Per quanto riguarda gli oneri didattici per la sede di Olbia, il contributo riguarda l’Università di Sassari ed è pari a 601.498,65 euro.
C’è infine la sede decentrata di Alghero, per le cui spese di gestione sono stati ripartiti euro, mentre per quanto riguarda gli oneri didattici, il contributo riguarda ancora unicamente l’Università di Sassari ed è pari a 1.131.957,88 euro.
Allo stato attuale, il contributo di 8 milioni è dunque ripartito (come da grafico in allegato) per un 14,1% ad Alghero, un 23,6% a Olbia, un 32,2% a Oristano e un 30,1% a Nuoro.
In riferimento alla quota di contributo destinata al finanziamento degli oneri didattici, si può constatare come, con un’offerta didattica uguale, Olbia e Alghero guadagnino rispettivamente poco più di 34.000,00 euro e di 122.000,00 euro, mentre Oristano e Nuoro perdano rispettivamente, quasi 20.000,00 euro e quasi 60.000,00 euro.
Giova ricordare, inoltre, che la sede di Olbia riceve altri fondi per le attività universitarie, al di fuori di quelli provenienti dal Fondo per le sedi universitarie decentrate: nella Legge di stabilità del 2023 (Tabella D) è stata disposta l’assegnazione di un contributo di euro 1.028.000,00 per ognuno degli anni 2023, 2024 e 2025 a favore dell’Università degli Studi di Sassari per il corso di laurea in Scienze Infermieristiche con sede a Olbia, e nella Legge n. 13 del 2024 (assestamento 2024) altre risorse: euro 3.743.600,00, di cui euro 225.500 per l’anno 2024, euro 916.600,00 per l’anno 2025, euro 1.254.300,00 per l’anno 2026 ed euro 1.347.200,00 per l’anno 2027 a favore dell’Università degli Studi di Sassari per l’istituzione del Dipartimento di Innovazione ed euro 1.065.611,50 destinati all’attivazione, a partire dal mese di ottobre 2024, del Corso di laurea in Ingegneria navale, ripartito in euro 572.150,00 a favore di UniOlbia (missione 04 – programma 04 – titolo 2) ed euro 493.461,50 a favore dell’Università di Cagliari (missione 04 – programma 04 – titolo 1).
La delibera, nella parte dei contenuti, riprende quella del 2023 nel sottolineare nuovamente quale sia l’ambito della locuzione “contributo per gli oneri amministrativi, gestionali e organizzativi”, ovvero quelle attività tese a “garantire il funzionamento delle sedi universitarie decentrate e la realizzazione di adeguati servizi per gli studenti, incluse le attività di supporto agli Atenei nello svolgimento delle proprie attività istituzionali e didattiche. In tale ambito è confermato il riconoscimento ai Consorzi delle spese per la propria promozione, quelle per i servizi generali di assistenza ai docenti, quelli di assistenza agli studenti, quali ad esempio i tutor d’aula e i tutor dei laboratori nonché le spese relative alle attività di raccordo con gli Atenei e le loro strutture amministrative e didattiche”.
Nello stesso documento, l’assessora Ilaria Portas precisa che l’espressione “funzione di tipo strategico” debba senza dubbio intendersi tale per tutte le attività inerenti l’esercizio del ruolo di collaborazione svolto dai Consorzi nella gestione locale dei corsi universitari attivati dai due atenei sardi ma che non sia ammissibile il finanziamento regionale di ulteriori attività che esulano dalla finalità della c.d. università decentrata e/o che possono sovrapporsi con quelle degli Atenei in ambito didattico.
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